Il Governo pronto a confermare gli strumenti di incentivazione per gli interventi edilizi ed energetici come il Bonus ristrutturazione e il conto termico.
Se le indiscrezioni riguardanti la prossima Legge di Bilancio dovessero essere confermate, allora sarà concreta la possibilità di combinare il Bonus ristrutturazione e il conto termico per ottimizzare il risparmio. Come i più ben sapranno si tratta di utili strumenti di incentivazione, sostegni messi a disposizione dal Governo per interventi edilizi ed efficientamento energetico. A quanto pare potranno essere utilizzati in sinergia ma non cumulati, perché ciascun beneficio verrà allocato a operazioni differenti.
Per esempio chi voglia ristrutturare il tetto del proprio immobile, sostituire gli infissi e infine installare una caldaia ibrida potrebbe sfruttare il Bonus ristrutturazione per coprire le spese dei primi due interventi e il conto termico per il terzo. Ovviamente per accedere a questo tipo di contributi bisognerà prestare particolare attenzione all’esecuzione dei bonifici che, per forza di cose, dovrà essere corretta ed esatta. In generale, dovranno essere rispettate le normative specifiche riguardanti entrambi onde evitare intoppi nell’erogazione.
Bonus ristrutturazione e conto termico, si possono combinare nel 2025? La procedura
Le procedure riguardanti il conto termico sono in mano al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e permettono di ottenere un rimborso diretto fino al sessantacinque per cento delle spese effettuate per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica. Tra questi rientrano ad esempio la sostituzione delle vecchie caldaie con modelli ibridi oppure l’installazione di pompe di calore o panelli solari.
L’erogazione degli importi, nella maggior parte dei casi, avviene a pochi mesi dall’inoltro della richiesta e per i soggetti che invieranno la domanda rimane a disposizione l’opzione della cessione del credito. Il Bonus Ristrutturazione – anche questo dovrebbe essere confermato per il 2025 – comprende invece gli interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.
In questo caso l’agevolazione è fissata al cinquanta per cento delle spese sostenute – per un massimo di 96mila euro – e una riduzione del trentasei per cento negli anni successivi per le prime case; percentuali che si abbassano per le seconde case con il trentasei per cento per il 2025 e il trenta per cento per gli anni successivi (il limite di spesa rimane identico).
I due incentivi possono essere combinati e non cumulati, diversamente da come si possa pensare; in ogni caso basterà destinare ogni beneficio a interventi differenti, prestando particolare attenzione alla corretta esecuzione dei bonifici.