Bonus bollette confermato anche per il 2025, quali sono le novità e soprattutto qual è il pubblico di riferimento che può inoltrare domanda
Il caro bollette è una preoccupazione sempre più diffusa tra le famiglie italiane: siamo a conoscenza del fatto che il caro prezzi ha colpito tutti i settori, ma che il problema principale delle famiglie sta nelle spese che si dividono tra affitto, bollette e alimentari, insomma le spese ordinarie di cui lo Stato si dovrebbe interessare per renderle accessibili a tutti.
Purtroppo non è così, a parlare sono i dati sulla povertà assoluta, che di anno in anno vede percentuali sempre più alte. Tra rincari energetici e inflazione, molte persone cercano soluzioni disperate per alleggerire il peso delle spese mensili.
Per venire incontro a questa esigenza, il Governo ha deciso di rinnovare il bonus bollette che sarà operativo dal 2025 al 2027. Si tratta di un sostegno mirato a garantire maggiore equità e a incentivare la sostenibilità economica delle famiglie a basso reddito. Ma vediamone tutti i dettagli, come funziona esattamente e chi potrà accedere all’incentivo.
Prima di sapere se poter richiedere il bonus bollette, è fondamentale verificare di soddisfare i criteri necessari. La misura sarà rivolta principalmente alle famiglie con redditi medio-bassi, come indicato dall’ISEE.
Secondo quanto riportato dalla nuova Legge di Bilancio, infatti, sarà necessario rientrare in una specifica fascia di reddito ISEE, che sarà fissata tra i 15.000 e i 30.000 euro annui. Inoltre il bonus è concesso direttamente tramite busta paga per i lavoratori dipendenti o come credito d’imposta per chi non riceve uno stipendio regolare. Questo approccio mira proprio a semplificare l’erogazione del beneficio. Consisterà in un vero e proprio ‘rimborso’ delle spese sostenute per quanto riguarda luce, acqua e gas.
La misura non deve essere però confusa con il bonus bollette per disagio economico, che è invece uno sconto che viene applicato direttamente in bolletta dai fornitori e che è riservato alle famiglie con massimo 3 figli a carico e un reddito non superiore a 9.530 euro. Qui si parla di una misura diversa, che vede una soluzione di più ampio respiro. Gli importi previsti variano in relazione alla composizione del nucleo familiare e corrispondono a:
In generale, il consiglio è quello di sentire un caf che possa vedere nel dettaglio la propria situazione economica e lavorativa per capire se poter ottenere lo sconto delle bollette in busta paga.
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