Davvero il CoVaR può consentire di eliminare le perdite del trader? Facciamo chiarezza

Tra gli strumenti più utili in mano ai trader c’è il CoVaR ma non è del tutto chiaro se possa o meno eliminare i rischi d’investimento.

Il Conditional Value at Risk, meglio noto con la sigla CoVaR, è uno strumento sviluppato appositamente per misurare il rischio sistemico nei mercati finanziari. In parole povere si tratta di una metodologia specifica che consente di valutare l’influenza del rischio associato a un’entità particolare – come ad esempio una banca o una compagnia assicurativa – sull’intero sistema finanziario. Insomma, si cerca di prevedere un potenziale effetto domino conseguente a uno scenario di stress, legato a crisi o eventi estremi.

Trader dietro grafico finanziario
Davvero il CoVaR può consentire di eliminare le perdite del trader? Facciamo chiarezza – trading.it

In generale viene stabilito il Value at Risk di un’entità, ‘condizionandolo’ a un livello di rischio di un’altra entità oppure del sistema nel complesso. Tramite il CoVar quindi si può, in concreto, ipotizzare come possa peggiorare la situazione finanziaria di una banca se un altro istituto sta affrontando le stesse difficoltà (o comunque simili). La principale utilità è proprio quella di rappresentare un indicatore chiave sulla propagazione del rischio in una struttura interconnessa.

CoVar, è davvero uno strumento utile per i trader? Cosa c’è da sapere

Non c’è dubbio, il Covar è uno strumento prezioso nelle mani dei trader, visto che permette di mitigare le perdite in ambienti altamente volatili. Come si applica? Tramite la diversificazione del portafoglio, identificando le correlazioni tra asset ed evidenziando quali potrebbero causare danni sistemici in caso di crisi. In questo modo si andranno a costruire wallet molto più resilienti, riducendo l’esposizione a entità ad alto rischio.

Trader davanti al computer
CoVar, è davvero uno strumento utile per i trader? Cosa c’è da sapere – informazionefinanziaria.it

Dando un’occhiata ai dati provenienti da un’analisi CoVaR, ci si rende presto conto dei settori (o delle istituzioni) più “pericolosi”; questo permette all’investitore di ridurre le proprie posizioni prima che sia troppo tardi e prima che lo scenario si sia già trasformato. Tra le azioni più utili per proteggere il proprio portafoglio – le strategie di copertura – rientra ovviamente l’acquisto di opzioni put o futures.

Infine, altro elemento da non sottovalutare è la previsione di correlazioni nascoste; i trader più esperti sapranno che in momenti di crisi anche asset normalmente indipendenti potranno cominciare a muoversi in sincronia. Ebbene sì, il CoVaR permetterà di rilevare tali legami (non evidenti) in anticipo, così da poter correggere il tiro, modificando le strategie di investimento.

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