L’assistenza a chi sta male costa tanto e il governo ha deciso di venire incontro alle famiglie di persone in difficoltà con un aiuto sostanzioso
Si prospetta un 2025 finalmente più ricco per tutte quelle persone che per problemi di salute hanno bisogno di assistenza e di non sentirsi troppo soli. Ci sono novità importanti sul fronte dei sussidi mensili.
Ormai è diventato sempre più difficile per i pensionati invalidi arrivare a fine mese con l’assegno mensile ordinario. E allora il governo si interroga su quali siano le esigenze delle categorie più fragili che spesso non sono autosufficienti e non possono permettersi nemmeno una badante cercando conforto in famiglia, se sono fortunati.
Spese alimentari, bollette, affitti sono solo alcune delle spese che gli invalidi devono affrontare e spesso, purtroppo, il loro assegno mensile non è abbastanza alto da adempiere ad ogni esigenza. E poi c’è da pensare all’assistenza, non sempre familiari e amici sono disponibili a questo compito, vuoi per inesperienza, vuoi per necessità lavorative improrogabili. E allora la o il badante diventa l’unica strada percorribile. Già, ma come fare a pagarli? A questo ha pensato il governo Meloni nell’ultima finanziaria.
Più soldi agli invalidi per l’assistenza domiciliare: il bonus previsto
Il governo Meloni ha pensato ad un vero e proprio Bonus Badanti e il valore non è indifferente: 850 euro al mese che si presume possa essere una cifra sufficiente per avere una badante a tempo pieno. Ma ci sono delle restrizioni, andiamole a scoprire.
Con il Decreto Anziani, il governo ha deciso di mettere a disposizione degli anziani, un voucher da 850 euro al mese che va speso tutto per l’assistenza. L’assegno è previsto per le persone con oltre 80 anni di età, invalidi e non autosufficienti che necessitano, appunto, di assumere una badante o di acquistare i servizi di aziende specializzate nei servizi di assistenza o cooperative.
La persona che ha bisogno di assistenza deve aver compiuto almeno 80 anni di età, deve essere invalida al 100% con gravi difficoltà di deambulazione o di svolgimento delle normali attività di tutti i giorni. In più deve essere in possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro e deve essere beneficiario, per via della sua disabilità, dell’assegno di accompagnamento.
E poi c’è l’indennità di accompagnamento. Vale nel 2024 531,76 euro al mese. La prestazione è dedicata a soggetti invalidi al 100% per problematiche psichiche o fisiche e di conseguenza non possono svolgere in autonomia le attività della vita quotidiana. Un invalido al compimento dei 67 anni di età potrebbe avere ricevuto l’assegno sociale sostitutivo della pensione di invalidità civile. Assegno sociale che vale 467 euro al mese. E quindi chi ha 80 anni di età ed è invalido al 100%, prende l’accompagnamento e pure dal 2025 l’assegno di assistenza. per un totale che può superare i 1.800 euro al mese.