Se hai partita iva oppure vuoi aprirla dovresti far riferimento a questi consigli per pagare meno tasse: sono trucchi legali che usano gli esperti
In Italia l’imprenditoria fa paura. Sempre più persone cercano lavori con contratti sicuri, come dipendenti, piuttosto che rischiare in un’attività personale con Partita Iva come liberi professionisti. Il problema parte dal fatto che una Partita Iva ha tasse altissime e, considerando le spese, ci si rende conto che guadagnare è veramente difficile.
È vero, si può lavorare più ore, gestire il proprio tempo e guadagnare di più, ma è anche vero che quelle ore in più lavorate sono super tassate e spesso ci si ritrova a lavorare il doppio per arrivare a guadagnare come uno stipendio normale da dipendente full time.
Se avete intenzione di aprire Partita Iva, oppure se l’avete già aperta ma volete qualche tecnica di risparmio allora dovete seguire questi ‘trucchi’ legali che se appresi passo passo potrebbero portare a ottenere risultati palpabili. Con una pianificazione attenta e l’uso di strumenti fiscali a disposizione, è possibile risparmiare e investire meglio.
La scelta del regime fiscale rappresenta il primo passo per ridurre le imposte, in assoluto. Il regime forfettario è particolarmente vantaggioso per esempio per chi ha un fatturato che non supera gli 85.000 euro. Questo regime prevede una tassazione ridotta basata su coefficienti di redditività, oltre a eliminare l’obbligo di addebitare l’IVA. È ideale quindi per professionisti e piccole attività. Altrimenti andrebbe scelto il regime ordinario, che consente di dedurre le spese effettivamente sostenute per l’azienda, riducendo il reddito imponibile, ma comporta anche costi più alti.
Bisogna poi considerare la possibilità di dedurre le spese inerenti alla professione (ovviamente solo in regime ordinario): l’affitto di uffici e spazi di lavoro, ma anche viaggi e trasporti per il lavoro, spese di formazione, acquisto di materiali e attrezzature. Occorre documentare tutto con fatture per ottenere a fine anno i benefici fiscali. La pianificazione del reddito e dei contributi previdenziali è un’altra tecnica imprescindibile per avere una buona organizzazione finanziaria ed evitare di spendere di più di ciò che entra. Questo perché uno dei problemi fondamentali delle Partite Iva sta nel fatto che non devono considerate tutto il guadagno perché quello definito ‘reale’ andrà scalato dal calcolo delle tasse.
Fare un calcolo approssimativo in eccesso può essere la chiave vincente per capire cosa eliminare ogni mese facendo finta di non averlo proprio guadagnato. Per chi ha entrate variabili, poi, gestire la distribuzione dei guadagni può essere una strategia utile. Anticipare o posticipare le fatture infatti può aiutare a rientrare in scaglioni di tassazione più bassi. Un altro consiglio è investire in previdenza complementare quando si ha bisogno di abbassare la tassazione, soprattutto quando si è al limite della soglia della propria aliquota, investire in contributi previdenziali può essere una tecnica di risparmio.
I contributi versati sono deducibili dal reddito, abbassando così il carico fiscale complessivo e garantendo un risparmio a lungo termine. Chi necessita poi di beni strumentali per la propria azienda può usufruire anche di due occasioni: del super ammortamento o dell’iper ammortamento per dedurre una percentuale superiore al costo effettivo di acquisto. Per quanto riguarda poi le start-up e le PMI possono accedere a ulteriori crediti d’imposta e agevolazioni specifiche.
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