Bonus Natale ampliato: in che cosa consiste la modifica, e quali sono i requisiti per potervi accedere. I chiarimenti del Fisco
Gli incentivi sono diventati, soprattutto negli ultimi anni, un valido aiuto per le famiglie, che hanno risentito, soprattutto a causa di emergenza Covid e guerre, il peso dei rincari.
Un peso che ha inevitabilmente condizionato gli anni addietro, e che tuttora influenza la vita di molte persone, al punto che parecchie, si trovano in difficoltà. I rincari, infatti, interessano un po’ tutti i settori, dai generi alimentari, ai carburanti, al costo del gas e dell’elettricità.
In un contesto di questo genere, entrano in scena gli incentivi, che costituiscono un piccolo supporto per chi deve far fronte a molte spese, soprattutto se ci sono figli a carico.
Bonus Natale, in cosa consiste e quali sono le ultime modifiche che lo riguardano
Il Fisco, con una circolare (la n°22/E) del 19 novembre 2024, ha fornito nuovi dettagli inerenti il bonus Natale, un incentivo che fa parte del decreto Omnibus.
Si tratta di un bonus che consiste in un importo di 100 euro una tantum, e che è riconosciuto dai titolari ai dipendenti, con un certo reddito. La novità, come spiega l’Agenzia, consiste nell’ampliamento della platea dei dipendenti che possono ricevere il bonus.
Quindi, d’ora in poi, a poter accedere all’incentivo, saranno dipendenti con reddito, nel 2024, fino a 28 mila euro, e almeno un figlio, che può essere nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affidato, fiscalmente a carico. Bisogna anche avere un’imposta lorda da lavoro dipendente, la cui cifra è superiore a quella della detrazione che spetta.
In sostanza, il bonus sarà riconosciuto al dipendente con almeno un figlio, indipendentemente dal fatto che sia sposato o meno, separato, divorziato, convivente o si tratti di famiglia monogenitoriale. Il bonus, però, non spetterà, se il dipendente pur avendo i requisiti per ottenere l’incentivo, sia coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, ossia convivente ai sensi della legge n.76/2016, con una persona anch’essa dipendente e questa persona sia beneficiaria dell’incentivo.
Naturalmente, per ulteriori info, rivolgersi a chi di competenza. Per avere il bonus, il dipendente deve comunicare al sostituto d’imposta, di avere i requisiti reddituali e familiari per ottenere il contributo, dando codice fiscale del coniuge o convivente e dei figli a carico. Il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato o convivente, non deve beneficiare del bonus, e questo deve trasparire dalla dichiarazione.